Antimonium Tartaricum

Antimonium Tartaricum

Classe di appartenenza del Farmaco: Minerale.



Che cos'è (Denominazione Scientifica): Antimonio tartrato di potassio- C4H4KO7Sb, ½ H2O- Tartaro Stibiato- Tartaro emetico.

Il farmaco è ottenuto a partire da / come si presenta: L’antimonio tartrato di potassio si presenta sotto forma di polvere bianca o di cristalli incolori trasparenti che diventano opachi per efflorescenza, solubili in acqua bollente e pressoché insolubili.

USI DEL FARMACO IN OMEOPATIA 



  • Indicazioni respiratorie:
    Bronchiti acute o croniche.
    Crisi d’asma acute.
    Insufficienza respiratoria cronica, cuore polmonare cronico, in aggiunta alle terapie classiche.
    Coadiuvante nel trattamento preoperatorio in caso d’insufficienza respiratoria cronica.
    Con antimonio tartaricum l’espettorazione è difficile, il muco denso che si stacca con difficoltà e la lingua spesso sporca.
  • Indicazioni cutanee:
    Acne pustolosa.
    Cicatrici simili a quelle del vaiolo.
  • Sindrome vagale:
    Indicato per questa sindrome, a prescindere dalla sua origine, ogni volta che il paziente presenta pallore molto accentuato.

Indicazioni Cliniche in ordine alfabetico:

Bronchite. Bronco-pneumopatia cronico ostruttiva. Cianosi. Impetigine. Infezioni respiratorie. Insufficienza cardiaca congestizia. Pertosse. Polmonite. Sepsi. Varicella.

Tipo Sensibile

Debole, depresso, dimagrito e nauseato, incline alle affezioni respiratorie acute gravi.

Costituzione: Fosforica e solfo-fosforica.

Diatesi: Tubercolinica.

Segni Eziologici

Acuti
Calo importante della vitalità soprattutto nelle età estreme
- Bambini: disturbi digestivi gravi, affezioni respiratorie gravi.
- Anziani: sclerosi cardio-polmonari, stati respiratori con bronco-plegie.
- In tutte le età invece: debolezza improvvisa del terreno (tubercolinismo, alcoolismo, diabete) da cui forme gravi delle stesse affezioni.

Ereditari e Diatesici
Fosforico o solfo-fosforico, tubercolinico ossigenoide- dimagrito, astenico, nervoso.

Modalità

  • Peggioramento:
    - stando sdraiati, soprattutto la notte quando dorme.
    - alcuni alimenti: latte ed acidi, malgrado il desiderio.
  • Miglioramento:

    - espettorando e con le eruttazioni.
    - stando seduti.
    - l’aria fresca.

SINTOMI GENERALI

Molti rantoli ma scarsa espettorazione in soggetto molto debole, cianotico, assopito, tremante e nauseato, in pericolo di asfissia, con polso flebile, pelle fredda e coperto di sudore (negli stadi terminali). In stadi più precoci sono calorosi.
Sonnolenza marcata durante tosse o bronchite, che può anche scivolare verso il coma.
Estrema debolezza con tremore e paresi degli arti negli stetti stati respiratori.
Nausee intense ma non troppo persistenti. Il vomito, invece che portare sollievo, aggrava il senso di soffocamento e l’esaurimento.
Sensazione di dolori taglienti, tremore e “freddo interiore”.
Escrezioni catarrali , viscose, filanti, mucose e bianche.
Desiderio di alimenti rinfrescanti e di acidi, sensa sete. Nauseato dal cibo, in particolare dal latte che accentua le nausee.

SINTOMI MENTALI

Irritabile e stizzoso, specialmente durante la fase acuta della malattia.
Avversione ad essere toccato.

SINTOMI LOCALI

  • Faccia:
    Cianosi in corso di disturbi respiratori, soprattutto attorno alle labbra.
    Facies Ippocratica, guance infossate, sudorazione fredda sulla fronte.
    Movimenti respiratori delle narici (battito delle ali del naso).
  • Bocca- Faringe:
    Lingua impaniata.
  • Gastro-intestinale:

    Nausea e vomito con la tosse.
    Gastrite.
    Pulsazioni all’addome.
    Diarrea in corso di esantemi.
  • Torace:
    Rantoli grossolani nel petto o nella laringe.
    Tosse umida e rantolante ma scarsa mente produttiva.
    Tosse e bronchite nei pazienti anziani, specialmente nei mesi invernali.
    Bronchiti in lattanti e anziani con torace gracile e capacità di espettorare debole.
    Difficoltà respiratorie nei neonati.
    Respirazione difficile, migliorata dall’espettorazione.
    Impegno respiratorio con uso dei muscoli respiratori accessori.
    Polmonite.
    Pertose.
    Enfisema. Tubercolosi.
  • Muscolo-scheletrico:
    Reumatismi.
    Dolore e pesantezza in area lombare.
  • Cute:
    Pustole.
    Impetigine.
    Varicella.
    Disturbi da esantemi soppressi.
  • Sonno:
    Grande sonnolenza, peggiorata dopo la tosse.

RELAZIONI MEDICAMENTOSE



Rimedi complementari:

  • Diatesici: Natrum Muriaticum (tubercolinico, ossigenoide), Natrum Sulfuricum, Baryta Carbonica.
  • Sintomatici: 
Ipeca, Phosphorus, Senega, Ethyl Sulfur Dichloratum.Sequele evolutive bronco- polmonari: Aconitum napellus o Belladonna o Ferrum Phosphoricum → Bryonia → Ipeca → Antimonium tartaricum → Pulsatilla → Sulfur iodatum.

Di fondo: Calcarea Phosphorica e Sulfur Iodatum da un lato, Calcarea Carbonica e Kaliu.

Evolutivi:

Verso il peggioramento: Lycopodium, Arsenicum Album, Causticum, Ammonium Carbonicum, Opium, Carbo Vegetabilis.

Incompatibili: nessuno

Antidoti: Pulsatilla, Sepia.

DILUIZIONI E POSOLOGIE

Indicazioni respiratorie:
- Le basse diluizioni (4 o 5 CH) tendono ad aumentare le secrezioni.
- Le alte diluizioni (9 o 15 CH) tendono a farle riassorbire.

Indicazioni cutanee: 5 granuli, 7 o 9 CH, due volte al dì.

PROFILO SINTETICO DI: Antimonium Tartaricum

1.Sotto l’effetto di un calo importante di vitalità nelle età estreme della vita o nell’adulto (debolezza improvvisa del terreno: tubercolinismo, alcoolismo, diabete) il più spesso in un soggetto magro, ASTENICO ma nervoso.
2. Apatia psichica: indifferenza, di cattivo umore e gemente. Ha paura di essere solo, molto ansioso nel parossismo respiratorio. Sonnolenze e tremore.
3.Molti rantoli ma con scarso espettorato in soggetto molto debole, cianotico, assopito, nauseato. Pelle fredda e sudori.
4.Estrema debolezza con tremore, paresi degli arti, grande sonnolenza, perfino prostrazione fino al come.
5.Nausee intense e vomiti che non danno sollievo ma aggravano la dispnea e l’esaurimento.
6.Escrezioni catarrali difficili, mucose, bianche, viscose e filanti.
7.Sensazione di dolori taglienti, tremore e freddo interiore.
8.Desiderio di alimenti rinfrescanti e di acidi, senza sete. Disgusto per il cibo e per il latte che accentua le nausee.
9.Aggravamento con le temperature estreme (freddo umido e calore), la notte, dormendo sullato malato, latte e acidi.
10.Miglioramento espettorando, con l'aria fresca e stando seduto. Dormendo sul lato destro in caso di segni digestivi associati.
11.Dispena rumorosa con battiti delle ali del naso.

Morrison R.: Manuale guida ai sintomi chiave e di conferma. 1998. Bruno Galeazzi. Bassano del grappa.

Demarque D.et al. : Farmacologia e materia medica omeopatica. 2013. Tecniche nuove. Milano. 

Zissu-Guillaume : Materia medica omeopatica. 1996. Marrapese Editore.

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