La Consulenza Omeopatica

La medicina omeopatica è una medicina che non cura la malattia in sé, bensì l’individuo che fa la malattia.

E ogni individuo ha un suo modo diverso di fare la malattia.

Ogni individuo può mostrare, per una stessa malattia, sintomi diversi.

Facciamo l’esempio di una faringite.

C’è chi ha la gola arrossata e chi tende a fare le placche; c’è chi ottiene un miglioramento bevendo bevande fredda e chi bevande calda, chi ha la sensazione di avere una scheggia in gola e chi una “palla” che gli impedisce di deglutire.

Questo tipo di problematica è una problematica facilmente risolvibile in farmacia con l'omeopatia con un colloquio di pochi minuti col farmacista che, una volta indagati sintomi locali e qualche modalità di miglioramento o di peggioramento, potrà dare il suo consiglio e risolvere la problematica.

Diverso il caso di un cliente che si presenti in farmacia dicendo di ammalarsi spesso e di avere delle faringiti ricorrenti.

Qui il campo di indagine si deve ampliare per forza di cose perchè bisognerà andare ad indagare quella che in omeopatia va sotto il nome di diatesi, cioè la tendenza patologica del soggetto che lo porta ad ammalarsi ripetutamente.

Per fare questo il terapeuta ha necessità di un colloquio approfondito con il paziente.

Bisognerà indagare, tramite un protocollo di domande, l’ereditarietà della diatesi, cioè come la diatesi ci è stata trasmessa dalle generazioni precedenti.

Bisognerà andare ad indagare i sintomi del momento, gerarchizzando i sintomi locali, generali e mentali del paziente.

Bisognerà indagare il biotipo costituzionale del paziente in oggetto andando a incasellarlo in una delle quattro costituzioni omeopatiche per comprenderne la stenicità, cioè la resistenza generale e quella alle malattie, la fisiologia e la morfologia, la parte psichica e quella psicologica , il metabolismo, e una serie di altri parametri che permetteranno al terapeuta un corretto inquadramento del quadro d’attivo del soggetto che ha davanti.

Bisognerà individuare la causa scatenante.

Successivamente bisognerà individuare quello che si chiama il medicinale costituzionale di base del soggetto e capire poi in quale eventuale grado di scompenso costituzionale il soggetto si trovi.

Partendo, infatti, da una situazione teorica di equilibrio costituzionale, ogni soggetto può trovarsi , in un determinato momento della propria vita, in una fase di scompenso, più o meno grave, dalla quale è possibile venir fuori attraverso l’utilizzo dei medicinali omeopatici costituzionali in un avere e proprio gioco a ritroso fino alla riconquista dell’equilibrio costituzionale perduto.

Ovviamente questa non è una situazione risolvibile in pochissimo tempo. Se la vita vi ha messo un numero n di anni per farci arrivare ad un determinato grado di scompenso, è impossibile che si possa ritornare alla situazione iniziale in pochi giorni o poche settimane.

In questo caso l’omeopatia agisce oltre che su sintomo del momento, sul quale può agire più o meno velocemente (ore, giorni o settimane), anche sulla costituzione.

Per fare questo c’è necessità di una vera e propria programmazione terapeutica che permetterà al terapeuta, partendo dalla prima visita, di valutare i risultati raggiunti in una specie di percorso a tappe in cui piano piano si scalano i gradini … fino a raggiungere l’equilibrio costituzionale.

Accade poi che una volata raggiunta la guarigione completa da una malattia (guarigione, non remissione dei sintomi) il soggetto si scompensi e quindi si ammali nuovamente.

Dopo che il terapeuta lo avrà riportato nella condizione di equilibrio è quindi il momento di agire andando a bloccare la diatesi che continua a mettere in atto la condizione di disequilibrio.

Questo risultato si ottiene generalmente tramite la prescrizione dei nosodi, farmaci omeopatici bioterapici, che hanno il compito di andare a bloccare la tendenza patologica che i nostri antenati ci hanno tramesso geneticamente.

Sotto la guida di un terapeuta esperto questa non è una situazione irrealizzabile. É possibile raggiungerla anche in pochi mesi di cura.

Il difficile è mantenerla.

La vita moderna con la sua velocità, se sue sfide, i suoi soprusi, le sue frustrazioni, spesso non permette di mantenere questa situazione di equilibrio per troppo tempo ed è possibile che, magari anche a distanza di qualche anno, o nella peggiore delle ipotesi di qualche mese, i sintomi si ripresentino.

Per questo motivo è necessario affidarsi ad un terapeuta esperto e competente, evitando di chiedere consigli qua e là, ed affidarsi all’auto medicazione, una prassi che in omeopatia è sempre altamente sconsigliata proprio per la soggettività dei sintomi e della malattia che devono essere individuate con chiarezza da un terapeuta esperto che scremi e gerarchizzi i sintomi in un modo corretto, andando a contestualizzare il sintomo o la malattia del momento in un quadro di malattia più ampio.

Nel corso di una consulenza omeopatica ben fatta, il terapeuta:

  • stabilirà il biotipo costituzionale del paziente con la sua prevalenza diatesi e la patologia occasionale;
  • effettuerà una ricerca del farmaco del momento patologico - che sarà una prima tappa di una programmazione terapeutica che sarà modificata progressivamente in relazione ai risultati ottenuti fino a giungere al medicinale costituzionale di base, il “simillimum”, al fine di stimolare le capacità reattive dell’organismo e ridargli equilibrio e forza vitale;
  • effettuerà a ricerca del farmaco del momento patologico si effettua mediante l’osservazione accurata di alcuni sintomi individuali;
  • indagherà:
    - La resistenza allo sforzo ed, eventualmente, la resistenza alle malattie;
    - Alcune modalità: aggravamenti e miglioramenti, lateralità dei sintomi o dei disturbi e loro eventuale periodicità;
    - Desideri o avversioni per cibi o bevande;
    - Eventuali sintomi particolari o curiosi
    - Sintomi psichici come dispiaceri, preoccupazioni, tono dell’umore, …
    - Sintomi generali come ad esempio presenza di dolori e loro natura, sudorazioni e secrezioni, tendenze patologiche ricorrenti e qualità del sonno.
    - Sintomi  locali dei diversi apparati: pelle, apparato digerente, apparato respiratorio, cardio-vascolare, uro-genitale.

E’ sempre molto utile arrivare preparati ad una visita o consulenza omeopatica, in modo da permettere al terapeuta di raccogliere e gerarchizzare i sintomi principali e permettergli di individuare velocemente i farmaci necessari per risolvere il sintomo e riportare l’organismo del paziente in equilibrio.

Normalmente dopo un primo colloquio di 50 minuti, ci si raggiorna a distanza di circa 30 giorni. I evoluzioni del quadro sintomatologico si valutano normalmente ogni tre mesi.

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