Eupatorium Perfoliatum

Eupatorium Perfoliatum

Classe di appartenenza del Farmaco: Vegetale

Che cos’è (Denominazione Scientifica): Eupatorium perfoliatum L.- Erba della febbre. Erba perenne della famiglia delle Composite, originaria degli Stati Uniti ma coltivata anche in Europa. Può raggiungere oltre un metro d’altezza.

Il farmaco è ottenuto a partire da / come si presenta: La tintura madre viene preparata dalla parte aerea della pianta fresca e contiene:
- lattoni e flavonoidi aventi proprietà citotossiche;
- fitosteroli che provocano dolori contusivi agli occhi.

USI DEL FARMACO IN OMEOPATIA

  • Influenza e sindromi influenzali, in presenza di dolore ai bulbi oculari (peggiorato dalla minima pressione e accompagnato da indolenzimento generale) e forti dolori ossei.
  • Sindromi respiratorie acute: sinusite, laringotracheite, bronchite.
  • Sindromi digestive acute: congestione epatica, epatite virale, enterocoliti infettive o virali.

Indicazioni Cliniche in ordine alfabetico: Febbre periodica. Influenza. Malaria. Ossa fratturate.

Tipo Sensibile

Soggetto molto sensibile al freddo, che rabbrividisce quando si scopre, facilmente influenzato.

Costituzione:

Diatesi:

Segni Eziologici

Rimedio unicamente degli stati acuti. Malattia in seguito a affezioni stagionali di tipo influenzale.

Modalità

  • Peggioramento:
    con il movimento, nonostante l'agitazione
    con la pressione dei bulbi oculari
    con l’aria fredda
    scoprendosi
  • Miglioramento:

    con il riposo
    con il calore
    dopo vomito biliare

SINTOMI GENERALI



Grande sofferenza, come se le ossa fossero rotte.
Febbre alta preceduta da brividi, specialmente dalle 7 alle 9 AM.
Dolori peggiorati dal movimento.

SINTOMI LOCALI

  • Testa:
    Cefalea periodica. Cefalea durante o dopo la febbre.
  • Gastro-intestinale:
    Grande sete di bevande fredde, specialmente durante la febbre, o anche in caso di colpi di freddo.
    Sete prima della comparsa della febbre.
    Forte desiderio di cibi freddi, gelato.
    Nausea e vomito peggiorato durante i prodromi della febbre e dal movimento.
  • Torace:
    Tosse dolorosa con sensazione di escoriazione.
  • Muscolo- scheletrico:
    Dolore alla schiena fortissimo.
    Dolore alla schiena prima o durante i prodromi della febbre.
  • Estremità:
    Dolori come se le ossa fossero rotte. Sofferenza e rigidità agli arti. Può aiutare ad alleviare il dolore nelle fratture in fase acuta.
  • Stati acuti:
    Influenza con febbre alta, arrossamento, brividi, rigidità da freddo con sete paradossale per bevande fredde, sudorazione scarsa. Il paziente è irrequieto e lamenta intensi dolori.

RELAZIONI MEDICAMENTOSE



Rimedi complementari:

  • Diatesici: Natrium Muriaticum, Lycopodium, Sepia, Sulfur.
  • Sintomatici: Arnica, Bryonia.

Di fondo: vedi complementari diatesici.

Evolutivi:

  • Verso il miglioramento: Sulfur.
  • Verso il peggioramento: Arsenicum Album, Pyrogenium.

Incompatibili: nessuno.

Antidoti: nessuno.

DILUIZIONI E POSOLOGIE:
Prima diluizione utilizzata:TM
Nelle forme influenzali:
5 granuli ogni ora, alla 7 o 9 CH, distanziando le dosi con il miglioramento. Utile alternare con altri rimedi omeopatici come Rhus toxicodendron o Gelsemium in base alle caratteristiche della sindrome influenzale.

PROFILO SINTETICO DI: Epatorium Perfoliatum

1.Soggetto sensibile al freddo, facilmente influenzato, spesso nel corso di uno stato influenzale stagionale, più raramente affetto da gotta.
2.Agitazione ma con tristezza rassegnata.
3.Sensazione di ammaccamento. Brividi generalizzati con dolori ossei acuti, profondi e violenti, ad esordio e fine rapidi.
4.Molto sensibile al freddo, rabbrividisce quando si scopre.
5.Febbre con brividi, sete intensa, dolore osteoarticolare e muscolare generalizzato; sudorazione scarsa. Stato febbrile al mattino dalle 7 alle 9, ogni tre o sette giorni.
6.Peggioramento con l’aria fredda, il movimento, spogliandosi. Miglioramento con il riposo, il calore, dopo vomito biliare.
7.Innalzamento febbrile con brividi, fortissimi dolori osteoarticolari e muscolari. Dolori a polpacci e globi oculari.
8.Coriza con sternuti e sensazione di dolore ai seni paranasali; tosse secca che peggiora giacendo sul dorso e migliora stando in ginocchio o con la testa sul guanciale.
9.Lingua impaniata con sete intensa di acqua fredda che precede il vomito biliare.

Morrison R.: Manuale guida ai sintomi chiave e di conferma. 1998. Bruno Galeazzi. Bassano del grappa.

Demarque D.et al. : Farmacologia e materia medica omeopatica. 2013. Tecniche nuove. Milano. 

Zissu-Guillaume : Materia medica omeopatica. 1996. Marrapese Editore.

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